È stata presentata ieri pomeriggio nei locali della Galleria d’arte Spazioquattro di Via Ghibellina la mostra del pittore Nino Vario dal “Geometrie narranti“.
In questa mostra, l’artista si concentra sulle tematiche che assillano la nostra contemporaneità, tramutando i simboli in figure cariche di significati esistenziali.
Di lui scrive la critica d’arte Anna Maimone: “In questa contaminazione Vario procede con sicurezza. Sa di avere alle spalle le esperienze novecentesche di Giulio Paolini e di Renato Mambor e per portare sulla tela il tempo sceglie di inserire, in un gioco di cornici che allontanano ed evidenziano, volti ripresi dalla statuaria classica. In particolare, la lezione di Paolini ed il suo dialogo con l’amico Italo Calvino, pur nella consapevolezza delle distanze, intervengono a fornire elementi di riflessione e riprodurre interrogativi sulla specificità di pittura e scrittura.
Nel saggio dal titolo La Squadratura, saggio che funge da presentazione al libro di Paolini Idem, Calvino diceva di invidiare all’amico pittore la possibilità di fermarsi a delle domande formulate con discrezione, mentre per lo scrittore le parole finiscono sempre per lasciarsi imbrigliare dalla comunicazione o anche peggio dall’espressione.
Nino Vario sceglie di fermarsi e porre domande: interrogare, sottolineare, proporre […] Così il tema dell’esistenza e quello delle origini vengono riproposti in un’ottica straniante in cui a riflettere sul mondo è il maialino e la ricerca dell’amore è affidata alla cagnetta. Potente e consolatoria rimane la pittura, soprattutto se “Il cielo è il mio foglio”.