Il comitato Noponte Capo Peloro ha fatto un poderoso lavoro di “interpretazione” delle mappe progettuali e individuato strade e quartieri di Messina (da Gazzi a Serre, da via del Santo a Sperone, passando per viale Europa, via T.Cannizzaro, Giostra, San Licandro) per consentire a tutti di sapere se e come la propria abitazione possa essere interessata dai lavori del ponte sullo Stretto anche in centro cittadino e rischiare di subire fessurazioni sulle facciate, difficoltà ad aprire porte e finestre, inclinazioni di muri, rotture di tubazioni a perfino instabilità dell’edificio.


    Per sapere se una casa rientra tra i 944 edifici monitorati in quanto a rischio subsidenza (cedimenti), basterebbe consultare le carte del progetto, “ma guarda caso le mappe pubblicate non hanno riferimenti a strade e zone cittadine per cui risulta difficile individuare la propria abitazione”, sottolinea il comitato, che sul proprio sito   https://www.nopontesullostretto.it/  ha pubblicato un estratto delle mappe progettuali.
  

  “Il progetto del ponte – aggiunge il comitato – si dimostra essere sempre di più devastante. Coinvolge l’intera città da nord a sud mettendo a rischio il nostro territorio e le nostre case. Per questo continueremo ad opporci con forza”.

Notizia ANSA