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“Continuiamo ad assistere ad operazioni di privatizzazione, a tagli, accorpamenti che vanno nella direzione opposta al rilancio della sanità pubblica nel territorio messinese, un graduale
processo di smantellamento e di scelte contro gli interessi e le necessità della popolazione tutta”, dichiara il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti sui problemi, le criticità che
continuano a registrarsi nei presidi ospedalieri e le decisioni che vengono prese. La Cgil Messina, con le categorie Funzione pubblica e Spi, rilancia la battaglia del sindacato in difesa della sanità pubblica
e del suo potenziamento.


Cgil Messina con il segretario generale Patti, la Fp con il segretario generale Francesco Fucile e il Sindacato pensionati con la segretaria generale Pina Teresa Lontri, continuano a dire no a tutti i processi di
privatizzazione a discapito del sistema sanitario pubblico, partendo da quello dell’ipotesi di ingresso della Fondazione “Giglio” nell’ospedale di Sant’Agata di Militello sulla quale il sindacato è intervenuto
contestando tale operazione e annunciando nuove iniziative e chiedono interventi concreti e un’attenzione reale verso le problematiche esistenti.

È su tutta la condizione della sanità pubblica messinese che si concentra ancora l’attenzione del sindacato, dal ridimensionamento che si registra nei plessi ospedalieri del comprensorio tirrenico e
nebroideo, ai tagli negli ospedali cittadini come l’ultimo all’Azienda Papardo dove la Fp-Cgil è intervenuta sulle ultime decisioni che hanno interessato unità operative, la chiusura dell’U.O. di Oncologia Medica e
l’accorpamento delle UU.OO. Chirurgia Vascolare e Plastica, manifestando forte contrarietà ed evidenziando le pesanti ripercussioni sul personale.

Cgil e Fp giudicano grave cancellare con un colpo di spugna importanti reparti e lanciano l’allarme rispetto alla nuova rete e al rischio di ulteriori soppressioni.

“Ancora una volta si sta riducendo l’offerta sanitaria a discapito dei pazienti, dei fragili, a tutto vantaggio del privato – dichiarano il segretario generale della Cgil Messina Patti, della Fp Fucile con il segretario provinciale con delega alla sanità Antonio Trino – Non possiamo essere d’accordo con questa scelta che discrimina la salute dei cittadini anche perché un debito strutturale non si risana tagliando la produzione. Per non parlare dei
disagi che stanno subendo e subiranno i lavoratori”.

 Per la Fp e la Cgil, inoltre, è prioritario che si garantisca la piena offerta assistenziale come da rete ospedaliera approvata, e che non si subiscano gli ulteriori tagli trapelati nella neo rete allo studio dell’Assessorato regionale. Inoltre – proseguono i segretari della Fp e della Cgil – non comprendiamo il criterio, sempre trapelato, per il quale il taglio dei doppioni debba interessare solo il pubblico, quando è pacifico che esistono doppioni (leggi ortopedia) in tutte le cliniche private.

Il sindacato pensionati evidenzia proprio come tali scelte che continuano ad essere operate vanno a colpire soprattutto le fasce più deboli della popolazione, come le persone anziane e ribadisce la necessità di rimettere al centro delle scelte politiche i bisogni reali del territorio.

“Siamo stati costretti ad assistere al crollo dei nosocomi pubblici, come quelli di Barcellona, Sant’Agata di Militello, Mistretta, e alla sofferenza della “sanità territoriale” dell’intera area metropolitana di Messina – dichiara la segretaria dello Spi Cgil, Lontri – e tutto ciò ha avuto conseguenze soprattutto sulla popolazione anziana e sulle persone fragili”.
Cgil Messina, Fp e Spi tornano a rivendicare interventi per il potenziamento dei servizi, del personale e delle strutture.