È stata presentata ieri pomeriggio la mostra dell’artista pittore messinese Alfredo Santoro dal titolo “Dipinti e Collage” al Teatro Vittorio Emanuele nell’ambito del progetto “L’opera al centro”.
Ad introdurre l’evento è stato il curatore della mostra, Giuseppe La Motta, che ha presentato le opere dell’artista in esposizione assieme al commento tecnico della critica d’arte Anna Maimone.
Santoro ha dichiarato che la sua tecnica pittorica è consolidata da una visione dialettica con la natura, condizione imprescindibile che nasce da una emozione diretta, la quale viene elevata a una valenza mitologica per poi essere riportata in forme e colori sulla tela. L’emozione orginaria divine visione primaria: i quadri proposti sono un ricordo di Stromboli, isola al quale è particolarmente legato; sono realizzati in acrilico e collage, una tecnica a lui molto cara sin dagli anni Settanta.
Il contatto con la realtà è per l’artista un momento istintivo e psicologico, e da ciò nasce l’esigenza di creare, un modo unico di entrare in contatto con l’universo.
Andrea Italiano scrive di Santoro: “La sua pittura è solenne per via del colore che, negli ultimi anni, gira soprattutto attorno alla gamma dei rossi, dei verdi e dei blu, cioè il colore più psicologicamente solenne che esiste, orchestrato come una musica dal ritmo grave, notturno, in crescendo, monumentale, solenne appunto.
Un colore potente quello di Santoro, netto, disteso in maniera perentoria, che d’impatto attira, risucchia dentro la visione, tiene incollato chi guarda tramite una ipnosi inspiegabile, quasi che in quei colori vi sia la volontà di esprimere la vita nel suo elemento primordiale: la luce sublime dell’inizio”.