Inaugurata ieri pomeriggio, presso il Salone Eventi della Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina, la mostra fotografica dell’artista messinese Giovanni Broccio che presenta 75 fotografie in cui, oltre che mostrare il proprio talento, esprime tutta l’essenza dell’arte fotografica di una volta, con la camera oscura, i giochi di luce che si possono avere solo con la trattazione chimica della fotografia.

Non a caso le fotografie esposte sono tutte in bianco e nero ed eventuali riflessi “ruggine” o “gialli” sono frutto di una manipolazione luminosa nella terza fase di sviluppo della fotografia, quando nella camera oscura entra, d’improvviso, la luce.

Entusiasta della mostra, l’Avv. Tommasa Siragusa, direttrice della B.R.U.M. che ha dato un tono metafisico alle fotografie esposte. Infatti, la fotografia racchiude passato, presente e futuro.

Il presente è lo scatto fotografico, ma l’immagine impressa diventa già un passato rispetto all’avvenuto scatto, un passato da tramandare ai fruitori futuri. All’inaugurazione è intervenuto il fotografo messinese Mimmo Irrera che ha presentato la mostra come atipica, proprio per l’utilizzo di tecniche ormai datate, rispetto alla modernità del digitale e, quindi, per molte persone potrebbe anche essere di difficile interpretazione.

In questo contesto, Mimmo Irrera ha sollecitato i presenti a soffermarsi su ogni foto, per sentire  ciò che il proprio animo avverte, per meglio comprendere il messaggio che l’artista racchiude in ogni scatto.

La mostra sarà fruibile  al pubblico dal 17 al 28 febbraio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, e mercoledì anche dalle 15 alle 17.30.