Oggi i lavori si apriranno alle 10.30 presso la sala conferenze del Dipartimento DIGEST dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria , v. Campanella , Palazzo Sarlo (alle spalle di Piazza Camagna).
Nell’Introduzione verrà spiegata la genesi del programma e gli eventi preparatori che hanno portato dapprima alla promozione della Rete Territorio dello Stretto Sostenibile e più di recente , vista la coincidenza di intenti e dettati istitutivi di tutte le organizzazioni , associazioni , cooperative , gruppi , agenzie sociali e culturali , comitati e centri sociali , con il concetto di comunità di cura del patrimonio espresso dal Consiglio d’Europa e formalizzato nel Protocollo di Faro , alla denominazione Rete delle “Comunità di Patrimonio del Territorio dello Stretto Sostenibile “(COPATSS) ,che è quello che connoterà il coordinamento dalla sua proclamazione formale , alla fine della giornata.
I primi interventi si soffermeranno sulla tutela e valorizzazione come processo di sviluppo locale autosostenibile. Si muoverà dalla necessità di dire basta ai progetti, mega o mini, che si connotano come un attacco al patrimonio ecopaesaggistico e territoriale locale , oltre ad essere spesso assai improbabili da realizzare , ma certi come fonte di sprechi e speculazioni (vedi Ponte). Per investire invece sul patrimonio ambientale , oltre che sulla risoluzione delle gravi emergenze di Calabria e Sicilia: risanamento del territorio , welfare , lavoro , sanità , istruzione , servizi e infrastrutture davvero utili e necessarie . Ci si soffermerà su ll’economia da beni immateriali , sul muoversi intelligente nell’Area dello Stretto , anche con mobilità dolce fino all’escursionismo. In questa sessione interverranno , tra gli altri , i Professori UNIRC Mimmo Marino e Mimmo Gattuso e Peppe Marra , di USB e Rete NOPONTE.
Nella seconda sessione si parlerà delle “ Meraviglie” Ambientali e Paesaggistiche , oltre che Storicoartistiche e Culturali, fino alla Letteratura e all’Aarcheologia presenti nello Stretto di Messina . Dovute da una parte ai lasciti dello “Shock “ che lo ha originato. Il distacco di due terre e l’unione di tre mari, dall’altra allo stratificarsi delle civilta’ che lo hanno agito ed abitato , dall’antichità ad oggi.In questa fase interverranno esperti e studiosi specialisti ,tra cui Angelo Vazzana , Angelo Raso , Piero Idone , Gianni Mento e l’archeologa Francesca Valbruzzi.
La mattinata si chiuderà con l’intervento dell’avvocata Aura Notarianni , del coordinamento legale delle associazioni che difendono giuridicamente Lo Stretto da progetti sbagliati ,inutili e Dannosi , in primis Il Ponte . Aura Notarianni spiegherà poi i nuovi passsaggi necessari per riprendere la procedura di Riconoscimento UNESCO dell Stretto di Messina,” Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Nella sessione pomeridiana si illustreranno azioni e progetti in atto di preservazione , valorizzazione e affermazionedei valori patrimoniali , statutari , del territorio e dei luoghi dello Stretto.
Si parlerà di programmi innovativi , come nel caso del Parco Ecolandia e di promozione di istanze di rinnovamento ecologico , culturale , sociale e tecnologico , come le comunità energeteiche ecoterritoriali (Piero Polimeni).
Ancora si ribadirà , come proposta di tutta la rete il Progetto del “Parco Nazionale dello Stretto , della Costa Viola e di Ganzirri, già avanzata da Gerardo Pontecorvo.
Si ilustreranno le azioni di ecoagricoltura “etica “ e di valorizzazione del patrimonio storico culturale ed ecopaesaggistico, anche con l’escursionismo socioecologico, in corso dell’Area Grecanica( Francesco Manglaviti e Valentino Santagati).
I problemi della lotta al dissesto idrogeologico e di inquinamento , comuni in tutta l’area e in particolare nella fscia jonica reggina , saranno analizzati dll’ Osservatorio avanzato costituito all’Oasi WWF Pantano di Saline ( Beatrice Barillaro ).
Ci si soffermerà sulle azioni di recupero del patrimonio storico e recente del centro di Reggio , a partire dal recupero delle Scalette di Via Giudecca (Simona Lanzoni , cheè anche corrispondente locale della Rete Europea Comunità di cura del Patrimonio)
Ancora sul recupero di piazza e spazi urbani si soffermerà Alberto Gioffre’ del Kronos , Club Unesco e altre organizzazioni.
Gli attivisti ed esperti dello Scilla Diving Center illustreranno le azioni di difesa e valorizzazione della fascia costiera e del mare antistante , nonche’ dei versanti della Costa Viola.
Nel Messinese si illustrerranno le esperienze del riuso dei Fortini Storici ( che interessano anche la sponda calabra ) e dei relativi percorsitsrici.(Ass. Oltre il Forte ).
Il riuso sociale e culturale delle fasce costiere ( Horcynus Orca) , l’ospitalità sostenibile e l’escursionismo socioculturale costiero e sui Peloritani (Legambiente Messina e Feluche nello Stretto). Su questi temi si soffermeranno tra gli altri Venera Leto di italia Nostra (che insieme alla già citata Simona Lanzoni spieghera’ i meccanismi di adesione formale da parte di ogni singola organizzazione alla Piattaforma” Comunità di Cura del Patrimonio ex Protocollo di Faro” ) e il Professor Giuseppe Fera.
Alla fine dell’assemblea si proclamerà la Costituzione formale della Rete COPATSS ( Comunità di patrimonio del Territorio dello Stretto Sostenibile).