Si è ripetuta, ieri pomeriggio, la secolare processione delle ” barette “, uno degli appuntamenti fissi della Pasqua messinese.
Novità di quest’anno, la tunica rossa con l’identificativo di ciascuna baretta impresso sul petto dei portatori.
La nuova “divisa” sostituisce la vecchia tunica bianca che per anno ha contraddistinto i portatori. La processione è iniziata con mezz’ora di ritardo per la difficoltà a reperire nuovi portatori, segno di un ricambio generazionale che, purtroppo, non si verifica con celerità.
Durante la benedizione dei portatori, alla presenza del sindaco Federico Basile, c’è stato anche un commovente ricordo della giovane Sara Campanella e di tutte le donne barbaramente uccise in questi ultimi mesi. A loro è stata elevata una preghiera e dedicata la processione.

Il corteo religioso ha interessato Piazza Antonello, Corso Cavour, Via T. Cannizzaro, Via Garibaldi e Via I° Settembre, con arrivo a Piazza Duomo dell'”ultima cena”, la prima baretta, avvenuto intorno alle 20.40.

Di lì a poco, si sono susseguiti tutti gli arrivi delle altre macchine votive, disposte a semicerchio in tutta la piazza. Dopo la benedizione da parte dell’Arcivescovo Monsignor Giovanni Accolla, si è proceduto alla caratteristica ‘ nchianata” per Via Oratorio San Francesco, tra le facce provate dei portatori.

Ai nostri microfoni, oltre al sindaco Basile, abbiamo sentito uno spettatore ed un portatore, un messinese, trapiantato a Novara, che, da ben 11 anni, con devozione, torna a Messina per portare l’ultima cena.
