Dopo 17 anni, Domenica 27 aprile,le ex Province siciliane tornano al voto per l’elezione degli organi Istituzionali: Consiglio metropolitano per le tre Città metropolitane siciliane: Palermo, Catania e Messina. Presidente e Consiglio  per i “Liberi Consorzi” Caltanissetta, Siracusa, Ragusa, Agrigento, Enna e Trapani, secondo quanto previsto dalla legge Delrio, recepita dalla Regione Siciliana , che prevede, per le Città Metropolitane, che il Sindaco dalla Città capoluogo assuma automaticamente la carica di Presidente dell’Ente con il titolo di “Sindaco Metropolitano”.

Quelle della prossima domenica saranno elezioni di secondo livello, dove hanno diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni. Le operazioni elettorali si svolgeranno nell’intera giornata del 27 aprile, dalle 8 alle 22.

Le ultime elezioni delle Province in Sicilia furono a suffragio universale e e si svolsero il 15 e 16 giugno 2008.

A Messina portarono alla elezione di 40 Consiglieri provinciali  e del Presidente Giovanni “Nanni” Ricevuto, sostenuto da una coalizione di Centrodestra. Il Presidente Ricevuto ed il Consiglio provinciale rimasero in carica fino al giungo del 2013, allorquando, sulla base della volontà politica prevalente di quel periodo, venne avviato il processo che avrebbe dovuto portare al superamento dell’Ente intermedio.

Nella realtà il processo fu avviato ma non si concluse mai, lasciando le ormai ex Province in una sorta di limbo legislativo e finanziario, in particolare in Sicilia dove, forte della sua Autonomia speciale e della competenza esclusiva in materia di Enti locali, la Regione Siciliana riusci ad accentuare notevolmente i problemi e la confusione che regnava a livello nazionale sulle Province.

Nel mese di giugno 2013 nelle 9 province siciliane furono nominati quali Commissari straordinari con i poteri del Presidente, della Giunta  e del Consiglio provinciale altrettanti Vice Prefetti.

A Messina fu nominato il dott. Filippo Romano che rimase in carica fino al 2017, successivamente per circa 6 mesi subentro Francesco Calanna, che rimase in carica fino al 13 marzo 2018, allorquando con il recepimento da parte della Regione Siciliana della legge Delrio  assunse le funzioni di Sindaco metropolitano il Sindaco pro tempre della Città capoluogo Renato Accorinti, cui fecero seguito alla loro elezione a Sindaco di Messina Cateno De Lica e quindi Federico Basile, Sindaco Metropolitano in carica.

Il Consiglio pur previsto dalla normativa, con funzioni importanti, prima fra tutte la approvazione del bilancio, rimase assente. Le elezioni, indette nel tempo per parecchie volte finora sono state sempre bloccate, le relative funzioni sono stare assunte prima da Commissari straordinari e successivamente da Commissari ad acta, nominati di volta in volta dall’Assessore regionale agli Enti locali

Questa dovrebbe essere la volta buona

Per quanto riguarda la Elezione del Consiglio Metropolitano di Messina

Come già detto quelle del 27 aprile sono elezioni di secondo livello, i 1.282  elettori sono i Sindaci ed i Consiglieri dei 108  comuni del territorio provinciale che, tra loro, eleggeranno i 14 Consiglieri del Consiglio metropolitano.

Ecco lo schema ed i candidati: