Aumento degli stipendi dei manager delle società partecipate siciliane “: era questa la proposta di legge portata, in aula, dal governo Schifani che ha fatto gridare allo scandalo parecchi deputati, tra cui il messinese pentastellato Antonio De Luca.

Nei canali social, l’avvocato messinese ha reso partecipi i siciliani del tentativo che stava passando in sordina e nel silenzio dei mezzi di informazione, per fare approvare un intervento economico che, certamente, non avrebbe avvantaggiato i siciliani, sempre più alle prese con una crisi economica senza eguali. Non a caso, le statistiche dicono che 150 mila giovani italiani, ogni anno, sono costretti a lasciare l’Italia per impieghi lavorativi più remunerati all’estero. I dati riguardanti questa votazione, all’Assemblea Regionale Siciliana, parlano chiaramente: i contrari sono stati 39 contro solo 16 favorevoli, a dimostrazione che anche alcuni deputati della maggioranza sono stati contrari ad una proposta di legge che, in un periodo storico in cui si parla di “spending review”, non trova alcuna giustificazione meritocratica ma, semmai, politica. Intervenuto ai nostri microfoni, l’On. De Luca, oltre che chiarire i fatti accaduti nell’aula parlamentare siciliana, ha sottolineato come il governo Schifani sia stato battuto in altre votazioni, con una maggioranza, ormai, inesistente.

Da parte sua, invece, il M5S è riuscito a fare approvare un aumento del 10% del budget dedicato alla Salute Mentale destinato alle Asp, a dimostrazione della priorità della questiona “sanità” da parte dell’on. De Luca. Infine, a chiusura dell’intervista, arriva un importante appello ai siciliani per andare alle urne in occasione dei referendum previsti per i giorni 8-9 giugno, un’occasione importante per rendere partecipi li cittadini alla formazione delle leggi.