La retrocessione, definita ieri a Foggia, non è soltanto sportiva, ma anche di una polita lenta che, a livello sportivo e societario, è intervenuta solo quando il malato era terminale.
La speranza è che, chi, domani, prenderà le redini societarie sia in grado di costruire una società degna dei suoi tifosi.
Tornando al calcio giocato, Messina che era sceso in campo con Krapikas, Lia, Gelli, Dumbravanu, Garofalo, Crimi, Buchel, Tordini, Petrucci, Chiarella e Luciani. Primo affondo di Chiarella, dopo 90 secondi, ma la difesa foggiana respinge. Al 3′ corner per i giallorossi, la difesa di casa respinge ancora. Sulla ripartenza Emmausso viene anticipato da Gelli ma crea un involontario assist per Sarr che costringe Krapikas all’uscita respingendo coi piedi. Al 6′ ingenuo fallo di Chiarella che perde palla nell’area foggiana ed atterra l’avversario, ricevendo un giusto cartellino giallo. Al 14′ azione pericolosa per il Foggia, con Emmausso che calcia su Gelli e palla in corner. Un minuto dopo ci prova Gascone, ma anche il suo tiro è respinto dalla difesa peloritana. Al 18′ Foggia in vantaggio: Zunno calibra un assit perfetto per Emmausso che, con un diagonale, trafigge Krapikas. Al 24′ ci riprova ancora Emmausso, ma Krapikas blocca. Il Messina è frastornato e non reagisce. Al 29′ Foggia vicino al raddoppio con Sarr, ma Krapikas respinge. La partita si innervosisce. Gelli prima, e Luciani poi, ricevono un cartellino giallo ed Emmausso, nonostante il gol, cerca, più volte, lo scontro con gli ex compagni di squadra, ma l’arbitro lo grazia. Si va, pertanto, negli spogliatoi sul punteggio di 1-0, con un dato statistico agghiacciante: zero tiri in porta per gli ospiti. Secondo tempo con il Messina che opera subito due cambi: De Sena e Dell’Aquila entrano per Petrucci e Chiarella. Ma i nuovi innesti non cambiano molto il registro della gara, caratterizzato, nei primo dieci minuti della ripresa da tanti falli e tanti errori da ambo i lati. D’altronde il Foggia ha interesse ad addormentare la gara, riuscendoci egregiamente.
La prima azione degna di nota si registra al 58′ con un corner battuto da Tordini che dopo un batti-ribatti finisce in fallo laterale. Sugli ulteriori sviluppi occasione gol con Buchel il cui tiro a botta sicura viene respinto dal portiere. Sulla palla vagante arriva Tordini, ma calcia male e la difesa respinge facilmente. Tordini resta a terra per uno scontro in area e viene costretto ad uscire in barella, sostituito da Vicario. Il Messina appare galvanizzato dell’occasione gol e al 64′ proprio il neo entrato spara alto sulla traversa. Al 69′ il Foggia segna con Mazzocco ma il Var, per fortuna, annulla per fuori. Al 72′ arbitro chiamato dal Var per un fallo in area foggiana. Il replay conferma il rigore per i peloritani. Dal dischetto Luciani fallisce il tiro dagli undici metri, per la disperazione di calciatori e panchina.
Un’occasione che poteva riaprire il match ed il discorso retrocessione. Il Foggia continua nella sua strategia di addormentare la partita ed i giallorossi, demotivata per quanto accaduto, non mordono più. All’84’ un fallo dal limite su Buchel da origine ad una punizione pericolosa che, però, finisce in corner. Sugli sviluppi, il tentativo dei giallorossi si spegne fuori. Negli otto minutidi recupero, altra occasione per Zunno che rischia il gol dell’ex. Poi più nulla di rilevante, a parte un quasi gol di Sarr su mezzo errore di Krapikas e l’espulsione di Costantino.
Il triplice fischio dell’arbitro fa calare il sipario su una delle piu buie stagioni sportive calcistiche.