Inaugurato, nei giorni scorsi, il nuovo menù dello chef Giovanni Amato con un pranzo inaugurale nella propria “casa”, il locale Crudo&Bollicine dove, in una sorta di conferenza stampa culinaria, ha fatto sfoggio delle sue doti e della sua fantasia gastronomica.

La cucina, per Giovanni Amato è un connubio di emozioni tra ricerca di nuovi sapori, il ricordo delle proprie origini e la tradizione a cui la cucina siciliana non può fare a meno. Ed infatti, nei piatti proposti dallo chef c’è tanta sicilianità, come affermato durante l’intervista. I prodotti sono genuini, a km zero, frutti della nostra terra e del nostro mare.

Di preconfezionato non c’è nulla.

Anche i dolci sono creati dalla fantasia e dalla tradizione dello chef. Le aspettative dell’esperienza gastronomica offerta sono state pienamente soddisfatte. Molto particolari sono i “fiori di zucca con mousse di ricotta ed acciuga”, con quel contrasto dolce-salato che dona un effetto sensoriale all’entrèe. Anche l’antipasto di “tagliatelle di calamari marinati con zenzero e lime su couli di frutti di bosco” permette di assaporare un mix di sapori in un solo piatto. Gli gnocchetti di patate con crema di cannellini e vongole, infine, risultano un mix di tradizione ed innovazione, un binomio perfetto dell’arte gastronomica di Giovanni Amato.

Particolare, anche la creazione del dessert, la mille foglie di ricotta di pecora, creata in modo impeccabile: come un artista usa il pennello sulla tela, così lo chef utilizza la  sac à poche per guarnire i quadratini di sfoglia. E, concretamente, lo chef ai fornelli può essere paragonato ad un pittore davanti alla tela. L’incontro con Giovanni Amato è stato anche un’occasione per fare capire ai giovani che tutto quello che si vede nei social o nei programmi di reality show culinari sono ben diversi dalla vita reale, perché cucinare non è solo passione ed amore, ma è tanto sacrificio e senso del dovere.

Fare il cuoco o la ristorazione è una scelta senza se e senza ma…non c’è un… oggi lo faccio oggi non lo faccio…e senza la passione non si può fare“.