Il weekend appena trascorso ha visto oltre cento civili uccisi nei bombardamenti e nei rastrellamenti dell’esercito di occupazione israeliano.

Intensi bombardamenti di artiglieria israeliana hanno colpito il quartiere di Al-Manara e i dintorni dell’Ospedale Europeo di Gaza, a est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Gli aerei israeliani hanno bombardato un edificio ad Harb, nel quartiere di Sheikh Radwan, a nord-ovest di Gaza City. Un’altra casa è stata distrutta vicino alla rotonda di Abu Habib, nel quartiere Zeitoun, a sud-est della città di Gaza. Oltre venti corpi sono stati segnalati a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo una strage di civili. sepolti dalle macerie degli edifici distrutti. Altri edifici sono stati bombardati nel quartiere di Sheikh Radwan, a nord di Gaza City.

Le Tv arabe hanno diffuso un video che documenta il momento in cui le forze di occupazione israeliane hanno aperto il fuoco su migliaia di civili, mentre tentavano di raggiungere il centro di aiuti americano a ovest di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove decine di cittadini affamati sono stati uccisi mentre cercavano di procurare cibo per i propri figli e le proprie famiglie. Da parte sua, Israele smentisce che le raffiche di mitra siano partite dai propri soldati. Da ogni parte di Gaza city sono state numerose le ambulanze ed i mezzi di fortuna che hanno trasportato un numero tale di feriti che ha portato al collasso i pochi ospedali rimasti. Intanto il dissenso tra gli israeliani stessi aumenta. In Italia, la cantante israeliana Noa ha espresso una forte condanna della guerra a Gaza, in un lungo appello durante la sua esibizione al Festival della TV di Dogliani. Noa ha condannato espressamente il governo Netanyahu: ” chiedo la fine immediata della guerra a Gaza, che è stata giustificata all’inizio per l’attacco del 7 ottobre….ma da allora si è mostruosamente trasformata in una guerra di attacchi folli, immorali…in danno a civili innocenti tra cui migliaia di bambini che vengono affamati ed uccisi in modo indiscriminato…..sono devastata disgustata e furiosa…non nel mio nome si sta facendo questo…non in nome di milioni di israeliani…Vi chiediamo di stare con il popolo israeliano ma non col governo israeliano così come dobbiamo stare col popolo palestinese e non con Hamas.. “. Noa ha concluso il suo appello invitando tutti alla pace, alla coesistenza delle due popolazioni, due Stati che possono prosperare insieme, senza che l’uno voglia essere superiore all’altro, per costruire ponti e legami per il benessere comune. ” Non possiamo rimediare al passato, ma possiamo rimediare al futuro! “.

Infine, nella giornata di ieri è partita, da Catania. la Gaza Freedom Flotilla, con la nave Madleen, con l’obiettivo di portare aiuti umanitari e sfidare il blocco israeliano, cercando di aprire un corridoio marittimo verso Gaza. La missione ha visto la partecipazione della celebre attivista ambientalista Greta Thunberg. Nell’occasione la Thunberg ha accusato Israele di aver sabotato la precedente missione, denunciando il blocco come un atto criminale e ribadendo la necessità di garantire un corridoio umanitario verso Gaza.

La giornata di ieri, invece,  è stata tra le più crude, con immagini macabre di una bambina morta priva di metà corpo ed i soccorritori che, davanti alle telecamere, gridavano e rimproveravano l’assenza della comunità internazionale e dei paesi arabi. Intanto, dal Regno Unito, gli attivisti di Palestine Action stanno organizzando giornate di formazione ed informazione che toccheranno Manchester,  Londra,  Newcastle, Leicester, Liverpool e Glasgow, un ennesimo tentativo per sensibilizzare la popolazione ed i mass media di tutta Europa.