Giunto alla sua quinta edizione, lo Stretto Pride ha animato il caldo pomeriggio di ieri con la presenza di migliaia di persone a sostegno dei diritti LGBTQ+. Nutrita la partecipazione del pubblico, anche se in tono minore rispetto agli anni precedenti.
Ciò, comunque, non ha impedito di dar voce a tutti coloro che ogni giorno si battono per la libertà di esprimere se stessi. Presenti anche molte famiglie e studenti universitari. Musica, striscioni e bandiere al vento hanno inondato le strade messinesi, da Corso Cavour fino a Via Garibaldi.
Gli intervenuti ai nostri microfoni hanno sottolineato, ancora una volta, quanto sia importante prendere parte a manifestazioni di questo tipo: non si tratta solo di una festa, dove ci si incontra, si sta insieme e si condivide un momento di gioia. L’intento del Pride è innanzitutto quello di dar voce alla collettività per combattere i fenomeni di discriminazione purtroppo ancora molto presenti nella nostra società.
Organizzato da Arcigay Makwan Messina, patrocinato anche dall’università e dalla città Metropolitana ed ha avuto l’Adesione del Consiglio Comunale, il Gay Pride mette al centro del progetto concetti di primaria importanza, quali l’uguaglianza di trattamento e dei diritti umani nel riconoscimento della propria identità di genere; concetti che dovrebbero costituire la normalità per uno Stato che possa essere definito civile.
Ad intervenire alla manifestazione, gli Assessori Liana Cannata e Alessandra Calafiore: “Essere presenti al Pride significa testare annualmente ciò che si è raggiunto fino ad ora e la strada che c’è ancora da fare per il raggiungimento della piena libertà di tutti, per il rispetto dei diritti di tutti. Essere qui significa andare oltre le apparenze, dietro la superficie colorata esiste una battaglia da combattere molto seria, necessaria per conquistare il diritto di esprimere se stessi”.
Continuare a proporre manifestazioni di questo tipo è tutt’altro che insensato. La risposta di Messina, così come delle altre città del Sud Italia, deve essere forte e chiara.