Mentre l’opinione pubblica internazionale è concentrata sul conflitto Israele-Iran, il giornalista palestinese Alhassan Selmy, con un breve video di due minuti, nel comunicare il ripristino delle linee internet, interrotte da un bombardamento nel nord di Gaza lo scorso 12 giugno, ha lanciato gravi accuse alle forze di occupazione israeliane che hanno approfittato di questo blackout nelle telecomunicazioni, per lanciare attacchi a tappeto che avrebbero causato 440 decessi tra i civili.
Il blackout delle informazioni è stato confermato da Gennaro Giudetti che proprio il 12 giugno, tramite telefono satellitare, informava che Israele aveva bombardato i cavi e l’antenna delle comunicazioni isolando il nord di Gaza.
Gennaro Giudetti è un operatore umanitario che si occupa di migrazioni e difesa dei diritti umani nelle zone di conflitto e, dallo scorso 18 aprile è in missione umanitaria a Gaza, con continui reportage sul suo profilo Istagram.

Nel frattempo, nella giornata di ieri si è tenuta una marcia pro-Palestina a Stoccolma, guidata dall’attivista Greta Thunberg, che ha visto scendere in piazza centinaia di manifestanti, che hanno marciato verso il Parlamento svedese, chiedendo l’immediata cessazione del genocidio di Israele contro i palestinesi a Gaza. I manifestanti portavano cartelli con scritte come “Libera la Palestina, Libera Gaza”, “Ferma il genocidio” e “Boicotta Israele”, e intonavano slogan come “I bambini vengono uccisi a Gaza” e “Libertà per la Palestina”. Molti dimostranti hanno anche condannato il sostegno degli Stati Uniti alle azioni militari di Israele, accusando Washington di complicità nei crimini di guerra.
La Thunberg ha affermato che la manifestazione faceva parte di un movimento di solidarietà nazionale con la Palestina ed ha chiesto un cessate il fuoco immediato oltre che la fine del blocco su Gaza e la fine dell’occupazione.
Oruba Abu Hammam, responsabile dell’associazione Accademici Palestinesi di Stoccolma, ha ribadito l’appello per la fine delle azioni militari di Israele. Ha esortato la comunità internazionale a cancellare gli accordi commerciali con Israele e a imporre un embargo sulle armi. Abu Hammam ha accusato Israele di usare la fame come arma di guerra a Gaza e ha invitato i governi ad agire rapidamente per revocare l’embargo alimentare.
Infine, nella mattinata di oggi, i media israeliani hanno pubblicato una foto del primo ministro israeliano Netanyahu in visita Bat Yam, a sud di Tel Aviv, per ispezionare i danni causati dagli attacchi iraniani, smentendo le voci che lo davano rifugiato in Grecia.