Dal 26 al 28 novembre al Teatro Ambasciatori il nuovo show TADAÀ, storie di varietà

Raramente il pubblico ha l’occasione di incontrare il re del trasformismo Arturo Brachetti in una dimensione così intima, teatrale e confidenziale. Considerato in tutto il mondo “The Legend of Quick Change”, riconosciuto dal Guinness dei primati come il trasformista più veloce al mondo, Brachetti proprio in questo spettacolo è molto più di un artista: è un narratore, un regista, un divulgatore della storia dello spettacolo. Torna in scena a Catania con TADAÀ, storie di varietà al Teatro Ambasciatori dal 26 al 28 novembre nell’ambito di Palco Off, il progetto che dà voce al teatro contemporaneo più innovativo, indipendente e coraggioso, sotto la guida di Francesca Vitale e Renato Lombardo. Un’edizione profondamente rinnovata, pur nel rispetto della propria mission: la stagione 2025/2026 — in programma fino ad aprile – si articolerà in tre spazi simbolo della creatività catanese: l’Ambasciatori, scelto per ospitare produzioni di grande formato; lo Zo Centro Culture Contemporanee, casa ideale per i progetti selezionati dai Fringe passati e il Teatro Metropolitan, che accoglierà uno speciale appuntamento dedicato al musical e ai talenti emergenti del territorio.

In questo contesto, la presenza di Arturo Brachetti non rappresenta solo un’apertura di prestigio, ma un tributo alla storia stessa del teatro di varietà, che Palco Off valorizza e rinnova da sempre.

Brachetti è stato premiato con riconoscimenti internazionali come il Molière e il Laurence Olivier Award, nel 2014 è stato insignito del titolo di Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. TADAÀ, storie di varietà è un nuovo racconto teatrale in cui Brachetti dà voce alla sua anima di showteller, guidando il pubblico in un mondo fatto di aneddoti, memorie e cultura popolare. Non un semplice tuffo nel passato, ma un modo per proiettare il varietà nel futuro, dimostrando quanto questo linguaggio scenico sia ancora fertile e sorprendente.

Sul palco, bauli, oggetti iconici, un pianoforte e un grande schermo costruiscono lo spazio narrativo in cui Brachetti intreccia confessioni artistiche, episodi vissuti, musica e immagini. Per 90 minuti, il pubblico vive un “Techetecheté dal vivo”, un flusso di storie, canzoni e personaggi che rende questo spettacolo unico, accessibile e profondamente emozionante. Dalla commedia dell’arte a TikTok, passando per caffè chantant, rivista, Milleluci, Fantastico e i social di oggi: il varietà si è trasformato, ma non è mai scomparso. Brachetti ne ripercorre ben 150 anni.

Massimiliano Cavaleri