Una nuova e insidiosa forma di truffa sta circolando nelle ultime settimane in tutta Italia. A lanciare l’allarme è la Polizia di Stato attraverso il proprio sito istituzionale, dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini.
Il meccanismo è semplice, ma estremamente convincente: tutto inizia con un sms che sembra provenire dalla propria banca e che segnala presunti problemi o movimenti sospetti sul conto corrente. Il messaggio rappresenta solo il primo passo. Poco dopo, molte vittime ricevono una telefonata su WhatsApp da un numero sconosciuto. La particolarità – e la pericolosità – della truffa sta nel fatto che il profilo del chiamante mostra la foto ufficiale di noti dirigenti della Polizia di Stato.

Un espediente studiato per ispirare fiducia e autorevolezza, convincendo le persone a seguire le istruzioni senza sospettare l’inganno. Secondo quanto riportato, i criminali invitano le vittime a “mettere al sicuro” i propri risparmi effettuando bonifici verso conti fraudolenti oppure chiedono dati sensibili come le credenziali di accesso all’home banking, i codici dispositivi, i codici OTP (One Time Password) e le informazioni personali o finanziarie. L’appello della Polizia di Stato è chiaro e inequivocabile: le banche e la Polizia di Stato non contattano i cittadini tramite WhatsApp, SMS o app di messaggistica per segnalare problemi sui conti, né richiedono dati riservati.
Qualsiasi comunicazione ufficiale avviene attraverso i canali tradizionali e verificabili. Per questo motivo, la raccomandazione è di non fidarsi, anche quando il mittente sembra legittimo o utilizza immagini istituzionali. Per evitare di cadere vittima di questa nuova ondata di frodi, la Polizia consiglia alcune semplici regole:
Non rispondere a messaggi sospetti;
Non aprire link contenuti negli SMS;
Non fornire mai password, codici o dati bancari;
Contattare direttamente la propria banca tramite i canali ufficiali;
Segnalare immediatamente l’accaduto alla Polizia Postale tramite il sito del Commissariato di PS online;
Le truffe digitali sono sempre più sofisticate e puntano a sfruttare l’urgenza e la paura dei cittadini. Per questo è essenziale mantenere alta l’attenzione e diffondere l’informazione, soprattutto tra le persone più vulnerabili come anziani e utenti con scarsa familiarità con la tecnologia. La Polizia di Stato invita tutti a condividere l’avviso e a segnalare tempestivamente ogni episodio sospetto: la collaborazione dei cittadini è uno strumento decisivo per contrastare il fenomeno. Restare informati significa restare al sicuro.
