In piazza a tutela della città, dei cittadini e delle cittadine, contro la devastazione del territorio.

La partenza del corteo è prevista per la prima volta nella storia dei cortei noponte a piazza Castronovo alle 14.00, il percorso si svilupperà in via Garibaldi con conclusione a piazza Duomo intorno alle 16.30 dove si terranno gli interventi conclusivi in primo luogo dei territori per il tramite dei comitati noponte ed a seguire quelli dei referenti nazionali di associazioni, partiti e CGIL per confermare lo spessore nazionale che questa volta si è voluto dare al corteo.
Tra le presenze annunciate ci sarà Bonelli, leader di AVS , Schlein, segretaria del PD, Floridia del M5S, il segretario nazionale della CGIL Luigi Giove.

Lo spirito che animerà il corteo No Ponte è quello dell’interesse collettivo a difesa della città, dei nostri territori, dalla devastazione che si chiama Ponte sullo Stretto. I messinese e non saranno in piazza proprio per salvaguardare i territori e per chiedere opere e interventi veramente utili. Le tante forzature e bocciature del progetto rendono ancora più forte la battaglia che accomuna persone e territori.
Per tali ragioni, riteniamo superflue se non inopportune le preoccupazioni espresse dal sindaco e dal pres cons. comunale ai quali estendiamo con piacere l’invito a prendere parte all’ampia e condivisa manifestazione a tutela della città di Messina e a sostegno di concrete prospettive di sviluppo sostenibile del nostro territorio.
In piazza ci saranno 100 organizzazioni, un record:
5 Comitati No Ponte, 47 associazioni ambientaliste, 36 tra associazioni e movimenti, 7 organizzazioni politiche, 5 organizzazioni sindacali, oltre alle migliaia di cittadine/i che in questi anni in maniera pacifica e non violenta sono già scesi in piazza.
Sono proprio le persone che saranno in corteo per le strade di Messina, come lo sono state in questi anni, a tutelare la cittadinanza tutta da uno scempio, dallo spreco di risorse pubbliche preziose.
Inutile dire che la pubblicazione delle motivazioni della Corte dei conti ha scaldato il cuore e le speranze dei tanti che in questi anni si sono opposti al ponte e che dopo tanti minacciosi annunci d’inizio lavori vedono finalmente una luce in fondo al tunnel.