Parlare di Giovanni Campo e Giuseppe “Pippo” D’Urso significa ripercorrere la transizione dell’Ingegneria a Catania da una visione puramente “costruttiva” (il cemento armato, l’idraulica tecnica) a una visione “umanistica e territoriale” (il governo del territorio).

Ecco un quadro del loro contributo, partendo proprio da quella ferita urbanistica che fu l’esperienza di Ognina.

1. Il Contesto: l’Esperienza di Ognina come “Laboratorio del Reale”

Negli anni ’60 e ’70, Catania subì un’espansione edilizia feroce, spesso definita come il “Sacco di Catania”. Ognina rappresentava l’emblema di questo scontro: un antico borgo marinaro con una sua identità storica e sociale che veniva letteralmente inghiottito e “sventrato” dalla speculazione edilizia e dalle nuove arterie viarie che tagliavano il tessuto urbano senza rispetto per l’esistente.

Per Campo e D’Urso, l’“Esperienza di Ognina” non fu solo uno studio accademico, ma un manifesto politico e metodologico:

  • Contro la Zonizzazione Astratta: rifiutarono l’idea che la città fosse solo zone colorate su una mappa (A, B, C).
  • Il Rilievo Sociale: iniziarono a portare gli studenti (e se stessi) sul campo per capire che lì vivevano persone, pescatori, comunità. Ognina divenne il caso studio per dimostrare che l’urbanistica doveva ricucire e non sovrapporre.
  • L’inizio della Facoltà: portarono questa sensibilità dentro la nascente Facoltà di Ingegneria degli anni ’80, insegnando ai futuri ingegneri che “calcolare un pilastro” è inutile se quel pilastro distrugge un contesto sociale.

2. I Due Giganti a Confronto

Sebbene lavorassero spesso in parallelo e con obiettivi comuni, avevano approcci distinti che si completavano a vicenda.

Giovanni Campo: il Legislatore e il Recupero dell’Esistente

Giovanni Campo (architetto di formazione ma pilastro a Ingegneria) è stato l’uomo che ha cercato di dare regole certe in una terra di deregulation e determinante la Sua azione per la nascita della Facoltà di Architettura di Siracusa.

  • I Centri Storici: è stato fondamentale nella definizione culturale e tecnica che ha portato alle leggi per il recupero dei centri storici in Sicilia (spesso associato alla stagione della Legge su Ibla o alle norme regionali di tutela). Ha insegnato che il centro storico non è un “peso” ma la risorsa principale.
  • Il Rischio Sismico: Campo capì prima di molti altri che la pianificazione in Sicilia non poteva ignorare la sismicità. Il suo lavoro ha legato l’urbanistica alla Protezione Civile, sostenendo che mettere in sicurezza il patrimonio esistente valeva più che costruire nuove periferie.
  • L’Approccio Normativo: ha prodotto testi fondamentali (es. Norme per la pianificazione urbanistica in Sicilia) che sono diventati le bibbie per i tecnici comunali e i progettisti dell’epoca.

Giuseppe “Pippo” D’Urso: l’Etica e l’Area Vasta

Giuseppe “Pippo” D’Urso (ingegnere) era la coscienza critica. Fondatore de “I Siciliani” insieme a Pippo Fava, portava nell’urbanistica una rigorosa etica civile.

  • Pianificazione e Legalità: per D’Urso, il piano regolatore era lo strumento principe per combattere la mafia. Sosteneva che l’assenza di pianificazione (o le varianti selvagge) erano il terreno di coltura degli interessi criminali.
  • L’Area Vasta e il Comprensorio: D’Urso guardava oltre il confine comunale. Ha spinto per la visione della Catania Metropolitana, capendo che i trasporti, i rifiuti e i servizi non si fermano al cartello di “fine città”.
  • Il Metodo Analitico: a Ingegneria introdusse un rigore scientifico nell’analisi dei dati territoriali. Non bastava l’intuizione dell’architetto; servivano i dati dell’ingegnere per giustificare le scelte politiche (trasporti, densità abitativa).

D’Urso insieme alle associazioni ambientaliste ebbe un ruolo centrale nella perimetrazione e istituzione delle riserve naturali ex legge 98/81.

3. Cosa hanno prodotto alla Facoltà di Ingegneria (Anni ’80)

L’eredità più tangibile è la strutturazione dell’Istituto (poi Dipartimento) che oggi è il DICAr (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura) e la scuola di pianificazione catanese.

  1. Nuovi Corsi di Laurea: hanno posto le basi affinché l’ingegnere civile a Catania non fosse più solo un “idraulico” o uno “strutturista”, ma un Pianificatore.
  2. Laboratori di Urbanistica: hanno trasformato le aule in laboratori. Gli esami non erano solo orali teorici, ma progetti su aree reali (come Ognina, San Berillo, o l’hinterland etneo), obbligando gli studenti a confrontarsi con la realtà degradata.
  3. Il “Piano” come Scienza: hanno elevato l’Urbanistica da materia “decorativa” a colonna portante del corso di studi, pari a Scienza delle Costruzioni.

In Sintesi

  • Giovanni Campo ci ha lasciato gli strumenti normativi per salvare la storia delle nostre città e proteggerci dai terremoti.
  • Pippo D’Urso ci ha lasciato la visione morale e l’idea che la città è un organismo vasto che va governato con trasparenza.

La loro “Ognina” non era solo un quartiere, era l’avvertimento che senza pianificazione, la bellezza della Sicilia sarebbe stata divorata; un monito che risuona ancora oggi nelle aule della cittadella universitaria.

Ing. Francesco Cancellieri, uno dei tanti studenti all’IDAU  di Giovanni Campo e Giuseppe “Pippo” D’Urso.

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Per saperne di più:

Negli anni ’80 del secolo scorso, IDAU a Catania stava per Istituto di Architettura e Urbanistica dell’Università degli Studi di Catania. Si trovava nel quartiere di Ognina, vicino alla Facoltà di Ingegneria, ed era un centro di studi avanzati e di ricerca sull’architettura e l’urbanistica. 

  • Istituto di Architettura e Urbanistica: IDAU era l’acronimo dell’Istituto di Architettura e Urbanistica dell’Università di Catania.
  • Localizzazione: Era situato nel quartiere di Ognina, vicino alla facoltà di Ingegneria, in un’area che ospitava diverse strutture universitarie.
  • Funzione: L’istituto era un centro di studi che offriva percorsi di specializzazione e svolse un ruolo importante nel campo della ricerca e della formazione in architettura e urbanistica a Catania. 

Nella foto di copertina: Giovanni Campo (ieri, 4 dicembre 2025,avrebbe compiuto 82 anni), Docente Universitario e Senatore della Repubblica con Giuseppe “Pippo” D’Urso, due Giganti della Pianificazione Territoriale e Urbanistica non solo in Sicilia (nel cerchio Giuseppe “Pippo” D’Urso).