Inaugurata ieri pomeriggio a Torre Faro, la sede territorial del Comitato No Ponte Capo Peloro, dal nome “Casa Cariddi“, che ambisce, di diritto, ad essere un centro di aggregazione, un faro non solo per il comitato, ma anche per gli espropriati e per i cittadini che credono nella inutilità di una infrastruttura la cui progettualità è nata su tante bugie.
E proprio queste bugie sono state argomento della inaugurazione.
Difatti, uno dei padrone di casa, Daniele Ialacqua, ha fornito alcuni dati emblematici. “Ad oggi 14 giugno non risulta che il governo abbia inviato tutta la documentazione alla Commissione europea” e, in un progetto di grande impatto ambientale, la Commissione europea deve “esprimere un parere perché il progetto è in violazione di habitat prioritari e di specie tutelate da direttive europee”.
Di conseguenza il Cipess difficilmente potrà assumere una decisione in assenza della pronuncia della Commissione europea ed, ancora, sulla eventuale delibera del Cipess ci sarà la spada di Damocle della Corte dei Conti, motivo per cui le plurime dichiarazioni del ministro Salvini che prevede l’apertura dei cantieri questa estate appare pura propaganda politica.
Ai saluti del prof. Ialacqua sono seguiti quelli di Mariella Valbruzzi e la relazione dell’archeologa, dott.ssa Francesca Valbruzzi, sulla nascita dell’associazione “La città dello Stretto”.
A seguire, alcuni residenti di Torre Faro hanno espresso il proprio parere sulla costruzione del ponte.
L’inaugurazione ha visto anche la proiezione di un video sulle bellezze dello stretto di Messina e sui fondali dove la costruzione del ponte andrebbe ad intaccare, profondamente, la fauna marina. Il documentario sarà visibile ogni giorno presso Casa Cariddi.