Inaugurata venerdì 3 gennaio, presso l’associazione culturale “Spazioquattro”, la mostra personale del messinese Piero De Francesco, dal titolo “Trasfigurazioni” con cui presenta 10 opere, tra le quali un dittico ed un trittico, per un totale, quindi, di 13 oli su tela caratterizzate dall’astrattismo.
Recensore della mostra Vincenzo Bonaventura che ha definito l’astrattismo del giovane pittore come un mezzo per entrare “nel suo sistema umano- pratico e intellettuale”.
Le opere esposte, infatti, permettono all’osservatore di percorrere vari stati d’animo, in quanto le tele sono “in grado di raccontare traumi e malesseri, speranze e voglia di esprimere la propria personalità”. Il percorso trasfigurativo inizia con toni scuri, ma con uno spazio azzurro in basso a destra, segno della possibile “serenità” tra tanta cupezza. Ed anche nella seconda trasfigurazione l’azzurro si fa ancora più spazio tra un animo tormentato di nero e grigio. Nella terza trasfigurazione compare il colore giallo, una sorta di solarità che avanza per sopraffare l’inquietudine. Molto particolari sono sia il dittico che il trittico. Il primo, con le sue delicate pennellate blu e azzurre, ricorda il mare, segno che il pittore è figlio dello stretto di Messina, del suo mare e del cielo azzurro che traspare nella seconda tela. Il trittico, invece, ha tonalità più scure, ed anche nelle tonalità bianche nuvolose, traspira un sentimento di apparente quiete angosciata, che ricorda i paesaggi nuvolosi di Capo Peloro nei bui giorni invernali, quando nubi nere cariche di pioggia attraversano lo stretto di Messina. I rossi delle Trasfigurazioni 6 e 7 ci propongono un cammino diverso rispetto a quasi tutte le altre opere” esprimendo più azione che contemplazione. Complessivamente, quindi, c’è tanta sicilianità e tanta messinesità nell’astrattismo di De Francesco, oltre che tanto della sua personalità creativa.
La mostra sarà visitabile fino al 9 gennaio, dalle 17.00 alle 19.00.